Costruire il proprio business senza la certezza di un visto

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Matteo Zini all'interno della sua gelateria a Sydney Credit: Matteo Zini

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Matteo Zini è proprietario di cinque gelaterie in Australia ed è anche consulente internazionale nel settore del gelato. Dopo aver viaggiato come backpacker, ha deciso di trasferirsi a Brisbane, dove ha costruito la sua storia imprenditoriale superando ostacoli legati al suo visto.


Matteo Zini vive a Brisbane, dove è il proprietario di cinque gelaterie situate tra Brisbane, Gold Coast e Sydney. Oltre a questo, offre consulenze nel campo del gelato anche al di fuori dell'Australia.

Clicca sul tasto "play" in alto per ascoltare l'intervista a Matteo

Originario di Bologna, Matteo si è laureato nel 2009 e successivamente si è recato in Australia per il classico giro da backpacker con un visto vacanza-lavoro. Ha percorso 28.000 km in pochi mesi, per poi rientrare in Italia con l'idea di stabilirsi un giorno in Australia.
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Matteo nel 2016 alla festa italiana di Brisbane con il carretto della sua gelateria. Credit: Matteo zini
"Dopo l'esperienza in Australia, sono rientrato in Italia e ho iniziato a lavorare nell'ufficio stampa di una squadra di basket e nell'ufficio marketing di un'altra azienda", racconta Matteo ai microfoni di SBS Italian.
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Matteo in sella alla sua vespa davanti alla sua gelateria a Brisbane.
Le poche possibilità di crescita professionale ed economica in Italia spinsero Matteo a valutare un ritorno in Australia.

"A quel punto avevo bisogno di un piano, perché non volevo arrivare in Australia senza sapere come avrei potuto restarci per sempre", racconta Matteo.

Grazie al suo lavoro nell'ufficio stampa, Matteo aveva avuto la possibilità di viaggiare molto e aveva capito che il settore del gelato offriva molte possibilità. Così decise di buttarsi a capofitto e nel suo tempo libero iniziò a studiare il mondo del gelato con l'idea di tornare in Australia grazie a questa passione.
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Credit: Matteo Zini
Una volta arrivato in Australia nel 2013, riuscì ad aprire la sua gelateria, ma si scontrò con i problemi legati al visto, che arrivò solo nel 2020.

"Il visto mi è stato rifiutato due volte: la prima volta per documenti mancanti e la seconda per un cambio di regole da parte del governo di quel tempo," racconta Matteo ai microfoni di SBS Italian.
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Matteo mentre insegna in un corso di hospitality in un'università di Saigon, in Vietnam. Credit: Matteo Zini
Da aprile 2017 a fine 2019, a causa della sua situazione con il visto, Matteo rimase bloccato in Australia e, malgrado le incertezze sul futuro, aprì altre tre gelaterie.

"Quando il tribunale mi ha chiamato per discutere della mia situazione, avevo quattro gelaterie e quasi trenta persone che lavoravano per me tra part-time, full-time e casual. Il giudice approvò il mio appello e mi validò tutta la mia esperienza lavorativa dei tre anni precedenti," continua Matteo.

A quel punto Matteo diventò eleggibile per la residenza permanente, che arrivò tra gennaio e febbraio del 2020.
Dopo lo stop forzato dalla pandemia, Matteo ha ricominciato a viaggiare per il mondo facendo le sue consulenze.

"Dopo il 2023 ho ricominciato a viaggiare e quindi, quando sono andato a vedere se avevo la possibilità di diventare cittadino, il dipartimento dell'immigrazione mi ha detto che nell'anno precedente non ero stato abbastanza tempo in Australia," racconta Matteo, aggiungendo che spera presto di poter diventare cittadino australiano.
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